cessione del credito

In seguito a una decisione del Governo, entrata ufficialmente in vigore il 17 febbraio 2023, coloro che intendevano usufruire delle agevolazioni connesse ai bonus edilizi hanno subito un duro colpo. A partire da quella data, infatti, non è stato più possibile godere della cessione del credito e dello sconto in fattura: due enormi facilitazioni che il Governo ha deciso di rendere inaccessibili.

A parte alcune eccezioni, infatti, queste agevolazioni fiscali non sono più sfruttabili, con la conseguenza di mettere nei guai molte persone (magari anche te!) che intendevano usufruirne per realizzare lavori di ristrutturazione o di riqualificazione energetica nei propri immobili.

Quello che si è venuto a creare, pertanto, è un vero e proprio problema tra i bonus edilizi 2023 e la cessione del credito: due elementi che, mentre prima erano strettamente interconnessi tra loro, adesso non lo sono più. Andiamo quindi a scoprire insieme quali sono le conseguenze che si potrebbero verificare.

Bonus edilizi e cessione del credito: 5 casistiche in cui potresti ricadere

A causa della situazione problematica che si è venuta a creare, e a seconda della tua personale situazione economica, potresti rientrare in 5 differenti casistiche. Vediamo insieme quali sono partendo da quella più auspicabile, e scendendo via via fino alla peggiore. Tutto nasce ovviamente dal desiderio/bisogno di eseguire un intervento di riqualificazione del tuo immobile:

  • PRIMA CASISTICA: l’intervento in questione non ha carattere di urgenza, in quanto l’immobile non ne ha necessariamente bisogno. Però lo puoi fare tranquillamente, in quanto possiedi una capienza IRPEF che ti permette di usufruire del bonus. Puoi quindi scegliere liberamente se sfruttarlo ora, o attendere i cambiamenti ipotizzati dal Governo.
  • SECONDA CASISTICA: l’intervento ha carattere d’urgenza, ma puoi tranquillamente farlo nell’immediato perché possiedi una capienza IRPEF che ti permette di usufruire dei bonus necessari.
  • TERZA CASISTICA: l’intervento non ha carattere d’urgenza, il che è un bene perché non possiedi una sufficiente capienza IRPEF. Ergo, puoi tranquillamente permetterti di rimandarlo o, in alternativa, farlo subito ma con i tuoi soli mezzi economici.
  • QUARTA CASISITICA: l’intervento è urgente, non possiedi sufficiente capienza IRPEF, ma hai i necessari mezzi economici per far partire subito i lavori.
  • QUINTA CASISTICA: l’intervento è urgente, ma tu non possiedi né la capienza IRPEF necessaria a usufruire dei bonus, né i mezzi economici per eseguire i lavori per conto tuo. Ergo, non puoi fare assolutamente nulla.

Come puoi osservare tu stesso, mentre la prima casistica rappresenta la migliore situazione in assoluto, l’ultima è quella più drammatica.

In particolare modo se ti trovi tra le ultime opzioni la cosa da fare è rivedere l’intervento e i materiali utilizzati, perché molto spesso prima al motto di “tanto è tutto gratis” molte imprese e professionisti non si erano fatti problema dell’ottimizzazione economica.

Magari potresti renderti conto che gli interventi necessari sono molto meno di quelli preventivati durante la corsa al 110% o che esistono soluzioni più adatte al tuo caso specifico eventualmente non rientranti nel 110% ma nei bonus così detti ordinari.

Ora c’è rimasto poco tempo alla scadenza delle date in cui il 110% è valido e quindi è fondamentale che tu ti rivolga ad un professionista esperto che ti sappia guidare nelle giuste scelte.

Usufruire dei bonus ordinari nel 2023

A prescindere da tutto, sappi che sia in caso di ristrutturazione che di demolizione e ricostruzione puoi sempre accedere alle agevolazioni fiscali ordinarie, cioè bonus ristrutturazioni 50%, ecobomus 65% e sismabonus 80%.

Come già detto nei capitoli precedenti non hai più la possibiltà di cedere il credito ma puoi sempre detrarre delle cifre interessanti dal tuo cassetto fiscale.

Abbiamo molti committenti che stanno già usufruendo di questa opportunità e tramite il nostro sistema di lavoro andranno a ristrutturare in maniera ecologica e uniformarsi alla futura normativa europea “Case green la propria casa o construirne una exnovo.

Ecco un esempio del nostro sistema di lavoro:

Il nostro obiettivo, infatti, non è soltanto quello di rendere la tua casa conforme alla nuova normativa europea, bensì quello di permetterti di vivere in un ambiente sano e salutare, completamente deprivato del subdolo inquinamento indoor e in grado di assicurarti un perfetto isolamento termo – acustico.

Tutto questo per merito dei materiali naturali di cui ci serviamo, come appunto la paglia, ma anche il legno, la calce e la terra cruda, la canapa, meritevoli di garantirti un reale benessere abitativo.

Ecco perché sono disponibile a fissare una consulenza personalizzata con te, nella quale potremo esaminare insieme il tuo caso, valutando la migliore soluzione e cercando di capire se e quanto tu possa usufruire delle agevolazioni fiscali. Nel frattempo, t’invito a guadare questa mia videointervista, nella quale soddisfo tutta la tua curiosità illustrandoti nel dettaglio i numerosi vantaggi delle case in paglia.

BIOEDILIZIA IN PAGLIA