Rendi confortevole ed efficiente la tua casa sfruttando le detrazioni fiscali e abbattendo i costi in bolletta

Aumentare il benessere che ogni giorno percepisci all’interno della tua casa, ridurre i costi in bolletta e ristrutturare in modo ecosostenibile. Con un cappotto termico in paglia puoi ottenere tutti questi benefici e perfino un importante vantaggio in più: grazie al Bonus Facciate 2022, puoi anche recuperare il 60% della spesa sostenuta.

Cappotto in paglia

Come abbiamo già avuto modo di spiegare precedentemente, le case in paglia offrono moltissimi vantaggi e sono, ad oggi, una risposta ecologica alla necessità di costruire ambienti domestici salubri, accoglienti, efficienti dal punto di vista energetico e piacevoli da vivere.

Chi entra per la prima volta in una casa di paglia afferma spesso di sentirsi immediatamente a casa, accolto da un perfetto mix di temperatura e umidità in qualsiasi periodo dell’anno.

Almeno in parte, però, questo benessere può essere sfruttato anche da chi ha già una casa e ha la necessità o il desiderio di renderla più accogliente ed efficiente dal punto di vista energetico: la soluzione ideale per la riqualificazione di un edificio, infatti, risiede nel cappotto termico in paglia. 

Cappotto termico in paglia: cos’è

cappotto in paglia

Il cappotto termico di paglia svolge la stessa funzione di un cappotto tradizionale e consiste in uno strato di materiale isolante, in questo caso paglia rasata con 3 – 4 cm di intonaco in calce naturale, applicato esternamente agli edifici in modo tale da garantire un elevato isolamento termico e acustico.

Con le giuste tecniche e i giusti materiali, il cappotto offre un risparmio energetico considerevole, mantenendo confortevoli gli ambienti tanto in estate quanto in inverno. Questo, almeno, è il principio generale: nella realtà, non tutti i materiali riescono a offrire lo stesso livello di efficienza in tutte le stagioni e tutte le condizioni ambientali.  

Esempio di un edificio riqualificato con cappotto in paglia: Simma House. Fonte: baubologie.at

Questi vantaggi non pongono limiti estetici: le case con un cappotto in paglia possono avere un aspetto moderno ed elegante, rendendo impossibile identificare la presenza dello strato isolante al semplice sguardo. All’interno della casa si percepirà eccome, sotto forma di benessere e confort!

La paglia può inoltre rispondere a quelle criticità che non sempre altri materiali tradizionalmente utilizzati per la coibentazione della casa riescono a garantire: nel prossimo paragrafo ti spiego come.

cappotto di paglia
Cappotto termico in paglia: Simma House. Fonte: baubologie.at

Perché coibentare con la paglia?

Risposta breve: perché sarà come trasformare una camera di un hotel 2 stelle in un lussuoso 5 stelle!

Lascia che ti spieghi cosa significa questa affermazione: la paglia ha un altissimo potere isolante, che la rende estremamente efficace per la coibentazione e in più è un cappotto che traspira!

Un cappotto di paglia può offrirti un risparmio in bolletta pari al 70 – 80%!

Se poi prendi in considerazione anche altri interventi, come la sostituzione degli infissi e il rifacimento del tetto anch’esso in paglia, puoi trasformare una vecchia casa in classe G, ovvero altamente energivora, in una casa in classe A4.

Se consideri che tutte le nuove costruzioni devono ormai essere nZeb, ovvero a energia quasi zero, puoi arrivare a immaginare quanto realizzare un cappotto in paglia possa aumentare il valore di mercato della tua casa e salvaguardarlo nel tempo.

Se poi consideri il risparmio che otterrai in bolletta e il fatto che, realizzando il cappotto in paglia nel corso del 2022, potrai recuperare il 60% della spesa sotto forma di detrazioni fiscali, ti rendi conto che il cappotto di paglia praticamente si ripaga da solo!

Il Bonus Facciate può infatti essere sfruttato per tutti gli edifici in zona omogenea A e B, ovvero corrispondente a specifiche zone dei piani regolatori generali dei Comuni.

Tra i vantaggi della paglia, inoltre, vi è la sua capacità di offrire ambienti confortevoli e salubri durante tutto l’anno.

Se hai già avuto modo di vivere in una casa dotata di un tradizionale cappotto in polistirolo ti sarai reso conto del fatto che, se in inverno è in grado di offrire una buona protezione dal freddo, in estate fatica a riparare gli ambienti dal sole.

Quello che hai sperimentato non era l’effetto di un cappotto fatto male, si tratta proprio di una caratteristica specifica di questo materiale: il polistirolo infatti è caratterizzato da un basso sfasamento termico e questo significa che il calore lo attraversa facilmente. Un vantaggio in inverno, un disagio nelle lunghe estati che stanno diventando di anno in anno sempre più calde e afose a causa dei cambiamenti climatici!

In oltre i classici cappotti in EPS o XPS… insomma polistirolo, hanno un’ulteriore difetto: non traspirano. Ma questo lo vediamo più avanti.

Ecco perché, se tu volessi eseguire un solo intervento per la riqualificazione della tua casa, non avrei dubbi: ti consiglierei il cappotto, per ottenere il massimo beneficio al miglior costo.

Come viene realizzato il cappotto di paglia?

Tra i vantaggi del cappotto in paglia ve n’è anche un altro secondario ai fini dell’efficienza, ma da non sottovalutare in relazione al piacere di vivere la propria casa e il giardino. Il cappotto in paglia, infatti, viene realizzando addossando al muro una struttura fatta di tavole in legno, che fanno da sostegno alla paglia.

A questo punto si aggiungono le balle di paglia, successivamente si intonaca la parte esterna con paglia a vista e calce naturale: questo processo permette di ottenere un cappotto di circa 25cm di spessore.

realizzazione cappotto in paglia
Realizzazione cappotto in paglia. TerraCrea.

Questo spessore, però, non viene considerato nel calcolo della distanza minima dal confine delle proprietà vicine: puoi rendere la tua casa accogliente e confortevole senza preoccuparti di un eventuale aumento volumetrico della casa.

Laddove sia necessario ridurre al minimo l’aumento volumetrico si può ricorrere ad altri materiali naturali, come la canapa, spesso usata anche come tramezzatura interna nella realizzazione di case in paglia.

Esempio di cappotto in paglia intonacato con calce e cocciopesto. TerraCrea.

Dall’uso della paglia per realizzare cappotti termici deriva anche un altro vantaggio: il fatto che, al contrario del polistirolo o della lana di roccia, il cappotto in paglia risulta duro, difficile da scalfire. Niente a che vedere con quei cappotti che si segnano a ogni pallonata o a ogni piccola botta!

Un cappotto classico in EPS danneggiato dalla grandine.

Il problema in quei casi non è solo estetico: ogni punto nel quale il cappotto di polistirolo si ammacca è un’area che perde efficienza. Il passare degli anni, dunque, porta un’usura progressiva che con la paglia non si verifica.

Ai cappotti in polistirolo o lana di roccia può succedere inoltre che si formino delle “bolle” superficiali, segno che non vi è sufficiente traspirazione e che l’acqua condensata, dall’interno, provoca il rigonfiamento dello strato superficiale, riducendone il potere isolante.

La perdita di efficienza è considerevole: con l’aumento dell’1% di umidità nella parete, si ha la perdita del 13% del potere isolante.

Cappotto termico in EPS danneggiato da rigonfiamenti

Quanto dura un cappotto in paglia?

Il cappotto in paglia dura anche più di un cappotto tradizionale… E questo si traduce non solo in uno, ma in due vantaggi! Se il primo beneficio è quello di mantenere l’efficienza energetica negli anni esattamente come il primo giorno, il secondo ha a che fare con lo smaltimento.

Il polistirolo e la lana di roccia, infatti, richiedono un grande dispendio energetico per essere smaltiti alla fine del loro ciclo vitale e hanno un impatto gravoso sull’ambiente.

La lana di roccia è altamente energivora anche durante le fasi di produzione, poiché è roccia fusa e filata ad altissime temperature.

Al contrario, i cappotti in paglia sono realizzati esclusivamente in materiali naturali e già in fase di produzione… anzi, di crescita sono carbon negative: la paglia prima di divenire materiale edile assorbe Co2 dall’atmosfera perché deriva da una pianta vegetale, la lavorazione sucessiva è a minimo impatto e lo smaltimento non è un problema, potendo essere gestita come rifiuto organico.

Se pensi che il comfort e il benessere domestico siano appannaggio esclusivo di chi si può permettere una casa di nuova costruzione, saremo felici di smentirti!

Bonus facciate: come usarlo per ottenere il tuo cappotto in paglia

Come ti ho già spiegato, il bonus facciate 2022 ti permetterà di recuperare il 60% dell’investimento sul tuo cappotto termico in paglia: una cifra che si attesta in una fascia più bassa, rispetto a quella degli anni scorsi, che ammontava invece al 90%.

Se intendi comunque avvalertene, tuttavia, devi tenere conto del fatto che la scadenza per presentare la domanda è ormai prossima, essendo fissata al 31 dicembre 2022. Questa data rappresenta infatti il termine ultimo per far rientrare le spese, cosa che dall’anno prossimo non si potrà più fare.

A partire dal 1° gennaio 2023, infatti, non sarà più possibile usufruire del bonus facciate. Per ottenere delle agevolazioni su questa tipologia d’interventi, dovrai infatti attenerti alle detrazioni fiscali ordinarie, come ad esempio il bonus ristrutturazioni del 50% o l’ecobonus. Questo perché, allo stato attuale delle cose, non è prevista una proroga del bonus facciate, che potrebbe pertanto non essere più rinnovato.

Se intendi inoltrare per tempo la tua domanda e vuoi sapere come ottenere il tuo cappotto di paglia nel 2023, usufruendo del Bonus Fiscali recupoerando parte del tuo investimento, non esitare a contattarci! Saremo felici di rispondere a ogni tua domanda. Puoi contattarci cliccando qui sotto: