
Una casa antisismica, nella mentalità comune, è un’abitazione costruita in modo tale da riuscire a resistere in caso di terremoto. Questo concetto è giusto, ma vedo che spesso non si conosce la tematica specifica.
Ecco perché ritengo doveroso fare un po’ di chiarezza sulla questione, spiegandoti innanzitutto come dev’essere una vera casa antisismica, come si fa a costruirla nel modo corretto e qual è il materiale che meglio si presta a realizzarla.
Cosa s’intende per casa antisismica?
Una casa antisismica deve avere delle caratteristiche ben precise. Nello specifico, un edificio antisismico deve:
- resistere a tutti i terremoti che si possono manifestare nella zona, anche a quelli di maggiore intensità;
- mantenersi agibile e abitabile, anche dopo un sopravvenuto terremoto e, in generale, dopo tanti anni dalla sua costruzione;
- resistere a una serie di scosse in successione;
- non subire alcun danneggiamento o, in alternativa, subire danni che possano essere facilmente riparati in tempi brevi e a prezzi bassi.
Per poter ottenere un’abitazione antisismica in grado di rispecchiare tutte queste caratteristiche, è ovviamente necessario costruirla sulla base di specifici parametri, che riguardano:
- il metodo costruttivo;
- il tipo di sottosuolo che andrà a ospitare le fondamenta;
- la classificazione sismica della zona in cui la casa verrà edificata.
In aggiunta a questi fattori, occorre tenere in considerazione anche i materiali di costruzione dell’edificio, altrettanto importanti affinché possa definirsi “antisismico”. Prima di scoprire quali sono i migliori, tuttavia, è bene concentrarsi sui sistemi di costruzione applicati alle case antisismiche che, come avrai modo di scoprire, vengono inevitabilmente influenzate dall’analisi delle caratteristiche geologiche della zona.
Cosa fare per rendere una casa antisismica?
Visto lo scopo della sua costruzione, prima di edificare un’abitazione antisismica è doveroso svolgere delle analisi approfondite in merito alla zona nella quale verrà edificata. Tali analisi devono concentrarsi tanto sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del terreno, quanto sulle condizioni ambientali e generali del terreno e delle rocce. Devono altresì tenere conto anche della già citata classificazione antisismica della zona, verificando così con precisione il reale andamento dei fenomeni di terremoto.
Prima di iniziare la progettazione di un edificio è importante coinvolgere sin da subito una figura professionale fondamentale: il Geologo. Sarà lui a fare tutti gli studi necessari per conoscere nei dettagli la tipologia di terreno in cui si andrà a costruire, la sua composizione, la sua portanza e la sua reazione durante una scossa sismica.
Il Geologo fornirà così una Relazione Geologica all’Ingegnere Strutturale che si occuperà del calcolo della struttura portante della casa. Il dimensionamento della struttura e delle fondazioni dipenderanno molto dalle conclusioni della Relazione Geologica unite alla specifica zona di classificazione sismica
La classificazione nazionale prevede 4 classi di rischio:
Zona 1 – E’ la zona più pericolosa. La probabilità che capiti un forte terremoto è alta
Zona 2 – In questa zona forti terremoti sono possibili
Zona 3 – In questa zona i forti terremoti sono meno probabili rispetto alla zona 1 e 2
Zona 4 – E’ la zona meno pericolosa: la probabilità che capiti un terremoto è molto bassa
Fonte: Protezione Civile Italiana

Quando progettiamo le nostre case in paglia, il nostro Ingegnere Strutturista, esperto in costruzioni in legno per case in paglia prefabbricate, viene coinvolto sin dalle prime fasi di studio di fattibilità e progettazione architettonica, così che ci sia un contonuo confronto tra parte architettonica e parte strutturale. In questa maniera ottimizziamo i costi e il rischio di imprevisti in cantiere.
L’esperienza e la bravura dell’ingegnere è fondamentale per la progettazione di un edificio sicuro.
Una volta effettuate queste importanti indagini preliminari, è possibile dare ufficialmente il via alla progettazione della casa antisismica. I sistemi utilizzati, a questo proposito, sono principalmente due:
- il sistema a telaio;
- il sistema a muratura portante o assimilabili
- sistemi ibridi
Il primo metodo è il classico sistema a “travi e pilastri” che ti sarà sicuramente familiare nelle case in cemento armato ma anche in alcune case in legno e in acciaio.
Il sistema a muratura portante, al contrario, si basa sull’utilizzo di muri che, oltre ad avere la funzione di dividere gli spazi, servono soprattutto a sorreggere la casa. Questo è il sistema più antico e presente infatti nelle case storiche.
Un metodo costruttivo che per semplificare possiamo considerare assimilabile a quello della muratura portante è il sistema XLAM, che prevede dei muri continui in legno prefabbricati e assemblati tra loro in cantiere composto da strati di tavole in legno, reciprocamente incrociati ed incollati.
Ci sono poi metodi “ibridi” come il nostro sistema di case in legno e paglia che prevede pareti portanti prefabbricate composte però al loro interno da pilastri in legno massello, accompagnati da travi e pilastri di abete lamellare che sorreggono il tetto.
Come detto inizialmente, questi non sono gli unici aspetti da considerare.
Nel caso di un edificio a prova di terremoto, in particolare, anche le fondazioni ricoprono un ruolo primario, in quanto andranno a sorreggere l’intera struttura dell’abitazione. Puoi facilmente immaginare che se la casa è molto pesante le fondazioni dovranno essere più grandi e profonde e questo causa uno svantaggio in termini di sicurezza ed economia.
Ma per costruire una casa antisismica degna di questo nome, le fondazioni da sole non sono sufficienti, in quanto alla sua robustezza e solidità devono necessariamente contribuire anche tutti gli altri elementi strutturali, che si suddividono in:
- elementi verticali;
- elementi orizzontali.
I primi si estendono per tutta l’altezza dell’abitazione e, contemporaneamente, devono essere saldamente fissati al suolo tramite le fondamenta. Ce ne sono di vari tipi e svolgono un ruolo molto importante nel contrapporsi alle scosse di terremoto.
I telai resistenti a momento, per esempio, sono progettati per resistere tanto alle forze sismiche orizzontali, quanto a quelle statiche verticali. Le pareti di taglio, invece, sono quelle che vengono inserite nelle strutture a telaio per aumentarne la resistenza sismica.
Per quanto riguarda invece gli elementi orizzontali, essi si compongono del tetto e dei solai che, per poter resistere ai terremoti, devono possedere tre importanti caratteristiche:
- essere costruiti con materiali leggeri che garantiscano però un’ottima capacità portante;
- mantenere il baricentro dei muri dell’abitazione;
- possedere una forte resistenza alle spinte orizzontali e verticali del sisma.
Accortezze di questo tipo, pertanto, sono assolutamente fondamentali per edificare un’abitazione che sia realmente antisismica. Ma è doveroso tenere conto anche di un ultimo, rilevante dettaglio: il materiale di costruzione.
Sfatiamo il mito dei tre porcellini: le migliori case antisismiche sono quelle in legno…. e paglia!
Hai presente la celebre favola dei tre porcellini che, per sfuggire al lupo cattivo, costruiscono ciascuno una casa con materiali diversi? Se la conosci saprai certamente che le abitazioni dei primi due porcellini, rispettivamente in paglia e legno, vengono miseramente demolite dal potente soffio del lupo.
Ecco, che tu ci creda o no, una volta tanto la realtà è migliore della fiaba, al punto che una cosa costruita con entrambi questi materiali non solo è in grado di resistere efficacemente al soffio di qualsiasi lupo, ma perfino a un vero e proprio terremoto!
Il motivo è ovviamente da attribuire alle caratteristiche del legno, usato per realizzare l’ossatura della casa. Grazie alla sua leggerezza (il suo peso specifico è di ben quattro volte inferiore a quello del cemento!), è in grado di flettersi agevolmente, resistendo con efficacia a qualunque sollecitazione esterna, incluse ovviamente quelle causate dalle scosse sismiche.
Questa sua duttilità, inoltre, fa in modo che le nostre abitazioni antisismiche con struttura in legno non riportino mai fessurazioni importanti, cosa che invece possono avvenire in quelle di calcestruzzo, le cui opere di risanamento comportano spesso costi e tempistiche elevati.
Un altro importante vantaggio che caratterizza il legno delle nostre abitazioni è dato dalla sua grande elasticità, che gli consente di sopportare più facilmente le deformazioni. Ciò significa che, all’arrivo dell’onda sismica, le una nostra casa interamente realizzata con legno e paglia riuscirà ad assorbirla molto meglio.
E in tutto questo qual è il ruolo della paglia?
La paglia, che può indifferentemente essere di grano, di riso o di orzo, oltre a essere una materia prima 100% ecologica e naturale che prendiamo a Km zero sul nostro territorio italiano, ha il vantaggio di essere anch’essa estremamente leggera. Usata al posto dei mattoni in laterizio e sistema a contribuisce a diminuire drasticamente il rischio che si verifichino danni a cose e persone.
La forza del terremoto che va a spingere sulla struttura è direttamente proporzionale rispetto al peso della struttura stessa durante l’accelerazione sismica:
F = M x Ac (Forza = Massa x Accelerazione)
Questo viceversa vuol dire che minore è la massa (il peso) dell’edificio e minore sarà la forza distruttiva che quest’ultimo subirà durante il terremoto.
Da qui si può dedurre che le nostre case in paglia, essendo più leggere, subiscono meno sollecitazioni durante un terremoto.
Nel corso di un terremoto, del resto, può facilmente accadere che un mattone si stacchi e colpisca accidentalmente una persona: un rischio che con la paglia diviene pressoché nullo, in quanto, nella remotissima ipotesi che possa anch’essa staccarsi e cadere, non sarà mai in grado di procurare mai alcun tipo di danno grave colpendo qualcuno.
Un’altra verità è che questo materiale svolge anche un’altra importante funzione di natura psicologica. Se ti è capitato di vivere personalmente a una scossa di terremoto, sai che viene sempre anticipata da un rumore inconfondibile: forte, disturbante e, soprattutto, spaventoso.
Grazie alle sue eccellenti proprietà isolanti, invece, la paglia ha il potere di minimizzare i rumori esterni, smorzandoli fino a renderli pressoché inudibili: una caratteristica che va tutta a vantaggio dello stato emotivo delle persone che, durante gli episodi sismici, è fondamentale che non perdano la calma e non agiscano in preda al panico.
Ecco qui delle testimonianze di nostri committenti che hanno vissuto il terremoto del 2016 nelle Marche all’interno delle nostre case in paglia:
Quindi, come dovresti ormai aver capito, la migliore costruzione antisismica che si possa desiderare è una nostra casa costruita in legno e paglia: due materiali che, oltre a non andare impattare negativamente sull’ambiente, sono in grado di assicurare un elevato comfort abitativo, perfino durante i terremoti!
Quanto costa costruire una casa antismismica?
Domanda dalla risposta non facile, in quanto chiedersi quanto costa una casa antisismica corrisponde a chiedersi quanto costa una casa.
Questo perché qualsiasi costruzione dev’essere antisismica e rispettare le attuali normative in vigore. Le variabili che vanno a influire sul prezzo finale del progetto, oltretutto, sono davvero infinite. Ciò significa che, se stai cercando sul web il costo di un’abitazione antisismica realizzata in legno e paglia, potresti incorrere in una confusione ancora maggiore, soprattutto se sei anche interessato a capire se esiste un bonus sulla casa antisismica.
Se vuoi ottenere delle risposte precise, su questa e su molte altre questioni ancora, il prossimo passo che devi fare è vedere il mio video, 50 minuti di approfondimento che ti aiuterà ad avanzare nel tuo percorso di realizzazione di una vera casa ecologica.
About The Author: Michele Ricci
- BioArchitetto specializzato nelle costruzioni in legno e balle di paglia.
- Fondatore di CaseInPaglia.it
- Fondatore di Archética, studio di progettazione sostenibile.
- Vincitore del Premio BAM "Bio Arquitectura Mediteranea" a Barcellona.
- Medaglia di bronzo alle "Olimpiadi della Sostenibilità in edilizia"
- Curatore della rubrica "Architettura & Casa" della testata giornalistica CorriereDelConero.it
- Light-Designer
Vegan e surfista,
guardo e affronto le sfide del XXI secolo con una prospettiva rivolta alla progettazione sostenibile ed uno stile di vita etico
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