Molto spesso si tende a creare un connubio tra casa ecologica e casa in legno, al punto di utilizzare queste due espressioni come se fossero sinonime. Questo perché il legno rappresenta indubbiamente un materiale naturale, motivo per cui si ritiene che usarlo per edificare una casa sia sufficiente affinché essa venga considerata ecologica.
Se anche tu sei vittima di questa errata convinzione, sappi che è perfettamente normale. La colpa, infatti, è degli stessi addetti ai lavori che, molto spesso, provvedono a diffondere l’equazione casa in legno = casa ecologica, nel nome di una distorta operazione di “green washing“ o per pura ignoranza.
Con l’articolo che stai leggendo punto quindi a sfatare definitivamente questo mito, spiegandoti nel dettaglio com’è fatta realmente una casa ecologica e perché il solo utilizzo del legno non è sufficiente a renderla tale.
Il legno: un materiale che da solo non basta
Chiariamo subito la questione: non sono contro le case in legno, in questo sito parliamo generalmente di case in paglia che sono di fatto degli edifici con una struttura portante in legno, quindi faccio parte del settore.
In questo articolo però voglio farti capire che c’è differenza tra una casa in legno “generica” e una casa in legno “ecologica”.
Cosa vuol dire casa ecologica? Conoscere la risposta a questa domanda è assolutamente fondamentale, se vuoi capire:
- perché il solo legno non basta a rendere una casa sostenibile;
- come dev’essere una casa per potersi realmente definire “ecologica”.
Se, infatti, è vero che il legno rappresenta un materiale naturale, sano ed ecosostenibile, è altrettanto assodato il fatto che un’abitazione caratterizzata dalla sola struttura in legno non potrà mai realmente definirsi veramente ecologica.
Questo perché, spesso e volentieri, il legno viene usato in concomitanza con materiali che di naturale non hanno assolutamente nulla ma, al contrario, possono essere fortemente inquinanti e nocivi o che nel migliore dei casi influiscono negativamente sulla salubrità della casa, portando a problemi di umidità e muffe.
Mi riferisco principalmente a componenti quali: la lana di roccia, le vernici acriliche, le colle e le rasanti derivate dal petrolio, e l’OSB (Oriented Strand Board), formato da scarti di legno pressati e assemblati con la colla per costruire i pannelli, ma anche il classico cartongesso, cappotti con l’EPS e l’XPS o rivestimenti in pietra ricostruita e resine.

Ciò vuol dire che, per quanto la tua casa possa presentare una bellissima e sostenibile struttura in legno, non sarà mai realmente ecologica se il resto dei materiali che la compongono sono nocivi e inquinanti per l’ambiente esterno ma sopratutto interno. La sostenibilità ambientale dovrebbe infatti essere un valore a 360°, propugnato e alimentato da ogni singolo componente usato per edificare l’abitazione.
Inoltre devi capire che non è solamente una questione legata all’ambiente inteso come “ecologia”, ma è anche una questione di salute fisica per te che poi vivrai quell’edificio e starai a contatto diretto o indiretto con quei materiali giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno.
Mi è capitato più di una volta di essere contattato da persone affette da MCS o Sindrome da Sensibilità Chimica Multipla o Intolleranza idiopatica ambientale ad agenti chimici (IIAAC),
è un disturbo cronico, reattivo all’esposizione a sostanze chimiche, a livelli inferiori rispetto a quelli generalmente tollerati da altri individui.
Queste persone si trovano a star male anche e sopratutto all’interno di case nuove e in legno.
Questo significa che anche una casa prefabbricata in legno può non essere salubre.
Chi è affetto da questa sindrome è semplicemente più sensibile o meglio, meno tollerante, rispetto alla media delle persone ma tutti subiamo anche se in maniera estremamente minore un impatto sulla nostra salute esposti a determinate sostanze.
In un certo senso, chi è più sensibile se ne accorge immediatamente, è il proprio sistema immunitario che gli sta dicendo che quell’ambiente non va assolutamente bene e ti obbliga in qualche modo a scappare da quel luogo.
Tollerare per anni senza saperlo determinate sostanze, potrebbe risultare a lungo termine, più pericoloso per la propria salute.
Quindi, tornando a noi, quali sono le case ecosostenibili? Molto semplicemente, quelle la cui costruzione rispetta i due principi base della bioedilizia, vale a dire:
- il benessere e la salute delle persone che andranno ad abitarla;
- una sostenibilità ambientale a 360°.
Per realizzare una casa ecologica in grado di rispecchiare pienamente questi due principi, pertanto, è d’obbligo che essa sia costruita quanto più possibile con materiali 100% naturali e sostenibili, nonché possibilmente a chilometro zero. Ma quali sono i materiali per costruire una casa ecologica?
Case ecologiche: come sono fatte e con quali materiali

Di base, una casa ecologica si caratterizza per il fatto di essere edificata con materiali naturali che presentano tre importanti caratteristiche:
- sono facilmente reperibili e rigenerabili in natura;
- non richiedono di essere sottoposti a un ciclo di lavorazione e/o a spostamenti responsabili di emettere emissioni elevate di anidride carbonica;
- possono essere riciclati al termine del loro ciclo vitale, vale a dire quando l’edificio che hanno contribuito a costruire verrà smantellato in un lontano futuro.
Chiarito questo, pertanto, quali sono i materiali per costruire una casa ecologica?
Per rispondere a questa domanda, voglio illustrarti nel dettaglio la stratigrafia della parete delle nostre case ecologiche in paglia e legno, formata da:
- un intonaco interno in terra cruda;
- un tavolato in legno di abete (quando serve);
- 40 cm di paglia compressa;
- 4 cm d’intonaco in calce naturale.
Stop.

L’insieme di queste materie prime ci permette di dare vita a pareti traspiranti in grado di offrire innumerevoli vantaggi, tra i quali: un elevato isolamento termico sia invernale che estivo, un altissimo isolamento acustico, una grande resistenza al fuoco e ai fenomeni sismici e, in generale, un ambiente completamente sano e naturale che andrà tutto a beneficio di coloro che lo andranno ad abitare.
Tutto questo per merito dei sopraccitati materiali.
Inoltre l’intonaco interno in terra cruda aumenta la massa termica, assicurando una temperatura più stabile in ogni periodo dell’anno, parallelamente consente anche di regolare meglio i livelli di umidità, mantenendoli a valori costanti senza l’utilizzo di alcun deumidificatore o Ventilazione Meccanica Controllata.
In aggiunta a questi benefici, vi sono poi quelli garantiti dalla paglia che, oltre a essere una materia prima non trattata e a chilometro zero, è in grado di resistere nel tempo per centinaia di anni e, contrariamente a quanto si possa pensare, è un materiale estremamente forte e affidabile, che noi utilizziamo per realizzare i “mattoni” della casa, assemblandoli mediante la calce naturale.
Una filosofia di questo tipo, unitamente alla scelta attenta e oculata dei materiali di costruzione, rappresenta l’unica vera risposta all’inquinamento ambientale, del quale l’edilizia tradizionale è largamente responsabile. Il rapporto rilasciato dalla Global Alliance for Buildings and Construction, del resto, fornisce dei dati tristemente chiari, secondo i quali le costruzioni di case realizzate in modo classico sarebbero responsabili del:
- 39% della quantità di anidride carbonica mondiale rilasciata nell’atmosfera;
- 36% del consumo globale di energia elettrica;
- 50% dell’estrazione di materie prime;
- 1/3 del consumo globale di acqua potabile.
Da questi numeri allarmanti s’intuisce chiaramente l’importanza di costruire in modo sano ed ecologico.
Se, infatti, è vero che per motivi di sicurezza non è sempre possibile ristrutturare gli edifici preesistenti, (molti dei quali non saranno mai in grado di rispettare le normative antisismiche odierne), l’unica soluzione possibile consiste, quando le condizioni lo permettono, nel demolire e ricostruire secondo i principi della bioedilizia.
Tanto più che i costi di una casa ecologica, a ben guardare, non sono poi così dissimili rispetto a quelli di un’abitazione tradizionale fatta con valori prestazionali richiesti dalla normativa vigente (Nzeb).
Quanto può costare una casa in bioedilizia?
Stabilire a priori il prezzo di una casa costruita nel rispetto dei principi della bioedilizia non è affatto possibile, in quanto le variabili che entrano in gioco e che concorrono a influenzare il costo finale sono davvero tante. Ecco perché ti sconsiglio vivamente di cercare informazioni su internet, dove rischieresti di trovare dati inaffidabili e non aggiornati.
Ciò di cui devi tenere conto, infatti, è che ogni progetto fa caso a sé e , se desideri conoscere un prezzo veritiero.
Probabilmente starai pensando: “Ho capito, ma orientatativamente mi saprai dare un costo medio?
Certamente e lo riporto in questa pagina e ti servirà a capire se il tuo budget è in linea, dopodiché la cosa migliore è affrontare assieme un percorso che possa trovare le soluzioni più adatte alle tue esigenze e al tuo budget preciso.
Questo percorso lo si affronta con la progettazione, una progettazione esperta e qualificata.
Per questo ho creato CaseInPaglia.it: un sistema unico che ti accompagna dalla progettazione alla realizzazione della casa con i migliori professionisti esperti in materia, come ti spiego in questo video:
Se sei arrivato fino a qui, ti faccio i miei complimenti, perché avrai finalmente compreso che “casa in legno” non è automaticamente sinonimo di “casa ecologica” o “casa in bioedilizia”.
Avrai anche intuito che il modo migliore per iniziare un percorso di realizzazione della propria casa, non è chiedere il preventivo ad una azienda costruttrice ma rivolgersi a dei professionisti esperti che possano tutelarti, accompagnarti e guidarti partendo da un progetto.
Per saperne di più, puoi visionare l’intervista che trovi qui di seguito, nella quale spiego dettagliatamente tutti i benefici della case in paglia e, se desideri realizzarne una tutta per te, contattami e ne parleremo insieme.
About The Author: Michele Ricci
- BioArchitetto specializzato nelle costruzioni in legno e balle di paglia.
- Fondatore di CaseInPaglia.it
- Fondatore di Archética, studio di progettazione sostenibile.
- Vincitore del Premio BAM "Bio Arquitectura Mediteranea" a Barcellona.
- Medaglia di bronzo alle "Olimpiadi della Sostenibilità in edilizia"
- Curatore della rubrica "Architettura & Casa" della testata giornalistica CorriereDelConero.it
- Light-Designer
Vegan e surfista,
guardo e affronto le sfide del XXI secolo con una prospettiva rivolta alla progettazione sostenibile ed uno stile di vita etico
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