bosco verticale

Il consumo di sabbia nel mondo sta diventando insostenibile e l’edilizia è la causa principale. Le case in legno e paglia, realizzate senza cemento, proteggono chi le vive e anche l’ambiente. 

L’edilizia tradizionale, oltre a non assicurare ambienti domestici salubri, spesso mette a rischio l’ambiente, perché sovra utilizza materiali naturali sempre meno disponibili.

È il caso della sabbia, impiegata per creare il cemento armato, che scarseggia sempre di più in natura.

Le case in paglia di riso o di grano, oltre a essere sane per chi le abita, utilizzano materiali naturali riciclabili a fine vita, proteggendo così anche l’ambiente.

Vivere in una casa senza cemento è importante: ecco perché

La sabbia è una risorsa naturale che si rigenera ma, come tutti i processi organici, per farlo ha bisogno del giusto tempo (centinaia di migliaia di anni!). Un tempo che l’uomo non le concede più.

Tutta questa fame di sabbia è legata principalmente al settore dell’edilizia tradizionale, che necessita di cemento, di cui la sabbia è uno dei componenti fondamentali.

Con un fabbisogno annuo di 15 miliardi di tonnellate e in costante crescita, la sabbia è la materia prima più sfruttata dopo l’acqua, ma il suo processo di rigenerazione è molto più lento.

Sabbia e bioedilizia: tanta domanda e sempre meno offerta

Pannelli solari, vetro, microchip, dentifrici, detergenti, cibi liofilizzati, cosmetici e molto altro, senza sabbia di ottima qualità non potremmo avere ne computer ne smartphone e quindi tutto il mondo legato alla comunicazione e all’iperconnessione, la troviamo nella plastica, nelle vernici e nei pneumatici: grazie alla sabbia insomma abbiamo il mondo moderno in cui ci viviamo.

La sabbia trova moltissimi impieghi nell’industria ma, senza dubbio, il settore che ne utilizza di più è quello delle costruzioni:

Da 150 anni la sabbia, mescolata al cemento, è presente in tutte le infrastrutture che modella i contorni del paesaggio urbano: sul pianta 2 costruzioni su 3 sono in cemento armato che si ottiene dall’unione della sabbia e da altri inerti ma due terzi di questo mix è sabbia!

Una volta c’erano le cave di sabbia e di ghiaia, bastava scavare per estrarla… ma le cave si sono esaurite, quella sabbia è esaurita! Quindi ora ci si rivolge alla sabbia del mare ma anche questa, è una risorsa limitata. 

Con la domanda crescente di cemento, riconducibile all’aumento della popolazione e, di conseguenza, della densità di aree urbane, presto la sabbia non sarà più una risorsa accessibile a tutti.

Un recente studio afferma che per costruire una casa sono necessarie 200 tonnellate di sabbia, che diventano 3000 per un palazzo e addirittura 30.000 per realizzare un solo km di autostrada.

Si tratta di numeri che danno l’idea delle quantità di sabbia di cui necessita la nostra società.

Se si considera che la Cina, principale utilizzatore di sabbia al mondo, ne ha impiegata, in soli due anni, più di quanta ne abbiano usata gli Stati Uniti in un intero secolo, si può intuire quanto il trend sia in preoccupante aumento.

dragaggio sabbia edilizia

Le conseguenze negative dell’estrazione della sabbia

Oltre al problema della quantità, che presto non sarà più sufficiente a soddisfare la domanda, l’attività estrattiva della sabbia è responsabile anche di problematiche economico-ambientali. Ecco le principali:

  • l’estrazione della sabbia causa l’erosione da parte dei mari, che distrugge le barriere coralline e sottrae km e km quadrati di spiagge in tutto il mondo compresa l’Italia, cosa che colpisce gravemente l’economia di molte località marittime e distrugge interi ecosistemi.

     

  • Stanno letteralmente sparendo spiagge ed isole in tutto il mondo
  • L’agricoltura lamenta una più facile infiltrazione dell’acqua salata non adatta all’irrigazione, dovuta alla mancanza di barriere costituite, appunto, dalla spiaggia.

     

  • La presenza di ruspe nei luoghi estrattivi arreca danni alla flora e alla fauna marittima.

Una casa senza cemento aiuta l’ambiente

Il problema della sabbia è solo uno dei tanti che rendono l’edilizia tradizionale e la bioedilizia in senso lato inadatte a preservare l’ambiente e la salute di chi abita gli immobili costruiti secondo i loro canoni.

Le case in paglia, invece, sono case sostenibili al 100%, perché non usano cemento ma piuttosto legno e paglia di riso, di orzo o grano, dunque, non hanno bisogno di sabbia, se non in minime quantità.

Delle case in paglia, come possibile soluzione al problema del consumo di sabbia nelle costruzioni, se ne parla anche nel Docufilm “Sand War” di Daniel Delestrac (min. 58’20”), andato in onda su La7, se non l’hai visto ti consiglio di rivederlo qui.

Una casa in paglia risparmia sabbia e protegge l’ambiente

La sabbia sarebbe salva se le case ecologiche in paglia di riso piuttosto che di grano fossero l’opzione principale dell’edilizia!

casa di paglia di riso

Sì, perché questo tipo di costruzione prevede che la sabbia venga usata, esclusivamente e in piccole quantità, per la realizzazione di intonaci in terra cruda. La sabbia così impiegata potrà, comunque, essere recuperata in futuro a differenza della sabbia utilizzata nel cemento e nelle plastiche che è persa per sempre.

Ecco un ulteriore tassello che distingue le case in paglia dagli altri tipi di costruzioni, comprese quelle che rientrano nella bioedilizia: i materiali utilizzati per ogni fase della loro costruzione sono completamente naturali e rigenerabili, e la loro estrazione e lavorazione non si rende responsabile di alcuna emissione nociva ai danni dell’ambiente.

Una casa in paglia protegge anche chi la abita

Non basta scegliere una casa in bioedilizia per essere certi di vivere in un ambiente sano.

Le case in legno, ad esempio, prevedono l’impiego di colle e materiali isolanti che risultano non del tutto compatibili con la salubrità dell’ambiente interno. Non mi stancherò mai di dirlo: una casa in legno prefabbricata non è sinonimo di casa ecologica e tantomeno casa sana.

Una delle principali conseguenze è che rilasciano nell’ambiente domestico sostanze inquinanti come la formaldeide, un nemico silenzioso che peggiora la qualità della vita e la salute.

casa paglia

Le case in paglia, inoltre, assicurano una regolazione igrotermica perfetta, grazie all’applicazione di intonaci naturali in argilla.

Una casa in paglia protegge chi ami, l’ambiente e permette di ricominciare ad associare la sabbia solo alla tranquillità di una vacanza al mare!

BIOEDILIZIA IN PAGLIA

Scopri, nel nostro video approfondito, come riusciamo a costruire case in paglia che resistono al tempo, alle intemperie, agli incendi e ai terremoti, senza abusare delle riserve di materiali che, come la sabbia, si rigenerano troppo lentamente.

Ti spiegheremo anche perché la promessa di una casa in paglia che dura a lungo è anche una promessa di benessere per l’ambiente chi la abita: ecco perché devi guardare questo video con tutta la tua famiglia.

Le informazioni approfondite a cui avrai accesso purtroppo non si trovano facilmente online, dove la disinformazione è ancora tanta su questi temi. Perciò, prenditi tutto il tempo di guardare il video con calma e senza distrazioni: potrebbe essere il primo passo verso la casa che non pensavi nemmeno di poter avere!

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