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Quando si parla di sostenibilità in Italia si commette spesso l’errore di attribuire la responsabilità di questo valore esclusivamente alle persone. Il messaggio che viene lanciato, in sostanza, è che sono le persone a dover mantenere uno stile di vita il più possibile sostenibile, dimenticandosi del fatto che le aziende che producono prodotti di consumo hanno un ruolo fondamentale sull’orientamento dello stile di vita delle persone.

Sono le aziende che forniscono loro beni e servizi. Ma cosa succede nel momento in cui quest’ultimi non sono sostenibili e quindi le persone non hanno alternativa di scelta? Le persone fanno difficoltà ad assumere o mantenere uno stile di vita sostenibile.

Questa è la prova di quanto il contributo delle aziende sia importante ai fini della sostenibilità in Italia e di quanto i loro titolari, CEO e manager dovrebbero dimostrarsi attenti e rispettosi della situazione negativa in cui versa il nostro pianeta sotto l’aspetto ambientale. Ma sarà davvero così?

Per saperlo con certezza, l’Osservatorio Nazionale sullo stile di vita sostenibile ha lanciato un sondaggio tramite LifeGate, nel quale chiedeva alle persone come dovrebbe essere un’azienda sostenibile. Scopriamo insieme le risposte che sono state date.

Com’è un’azienda sostenibile

Come si fa a capire se un’azienda dimostra di possedere una sensibilità ambientale? Molto semplicemente, si osservano quali sono gli aspetti che essa ritiene importanti, nonché i valori che veicola attraverso il suo lavoro. Le persone oggetto del sondaggio di LifeGate, a tal proposito, hanno individuato una serie di punti chiave che permettono di capire se e quanto un’azienda sia sostenibile. Essa, infatti, si dimostra tale nel momento in cui:

  • usa responsabilmente le risorse: 61%;
  • è attenta ai propri lavoratori: 32%;
  • controlla la filiera: 30%;
  • dà informazioni trasparenti ai clienti: 26%;
  • dà assistenza continuativa ai clienti: 13% (+ 34% Z);
  • non deolocalizza l’attività all’estero: 12%.

Le percentuali indicate rappresentano il quantitativo di persone (su un totale di 800 intervistate) che ha sottolineato l’importanza dell’aspetto in questione. Ciò significa che la stragrande maggioranza di loro considera sostenibile un’azienda che usa le risorse in maniera responsabile.

Ciò detto, è interessante notare che uno degli aspetti che ha riscosso minor successo, vale a dire quello inerente al fatto di fornire assistenza ai clienti, ha registrato un picco di risposte tra gli intervistati appartenenti alla cosiddetta “generazione Z”, vale a dire i giovani di oggi.

Del resto, è già stato ampiamente dimostrato il fatto che le nuove generazioni abbiano una percezione maggiore delle problematiche ambientali e siano in grado di carpire aspetti e modi di risolverle che la generazione precedente, al contrario, non sempre è in grado di cogliere.

A prescindere da questo dettaglio, ad ogni modo, tutti gli aspetti analizzati sono ugualmente importanti. Un’azienda, infatti, può dirsi realmente sostenibile solo nel momento in cui rispetta tutti i punti chiave indicati, a maggior ragione se opera nel campo dell’edilizia.

La “sostenibilità” delle aziende edili

In qualità di Brand specializzato in bioedilizia, noi di CaseInPaglia sappiamo perfettamente quali sono i principali problemi ambientali che affliggono il pianeta e, nel nostro piccolo, ci impegniamo ogni giorno per tentare di risolverli o, quantomeno, per non aggravarli ulteriormente. Del resto, proprio perché operiamo nel settore edile, siamo tristemente consapevoli di quanto il nostro campo vada a impattare negativamente sull’ambiente.

Già nel 2014, per esempio, i dati stilati dalla Commissione Europea ed Ecorys -Copenhagen Resource Istitute facevano letteralmente rabbrividire. Stando ai calcoli effettuati, infatti, l’attività diretta e indiretta nel settore delle costruzioni era responsabile del:

  • 42% del consumo di energia;
  • 35% delle emissioni di gas serra;
  • 50% del consumo delle materie prime;
  • 30% del consumo di acqua;
  • 30% della produzione di rifiuti.

Inutile precisare che, nonostante sia trascorso qualche anno, tali dati non sono certo migliorati (caso mai il contrario!).

Il problema è che l’inquinamento provocato dalle case costruite con i sistemi e i materiali della cosiddetta “edilizia tradizionale” non impattano negativamente solo sull’ambiente, ma anche sulla tua salute! Lo sapevi che all’interno della tua casa respiri un’aria più inquinata di quella che c’è fuori?

Che tu ci creda o no, infatti, i materiali presenti negli interni della tua abitazione rilasciano nell’aria sostanze potenzialmente tossiche, che finisci inevitabilmente per inalare. Capisci anche tu che, stando così le cose, la maggioranza delle aziende edili o studi di progettazione non sono in grado di rispettare nessuno dei punti chiave del precedente sondaggio.

Per potersi definire realmente sostenibile, infatti, un’azienda che si occupa di costruire case dovrebbe essere in grado di proporre abitazioni sane ed ecologiche, costruite con materiali naturali che impattano il meno possibile sull’ambiente e sulla salute delle persone, né in fase di costruzione, né a lavori terminati, ossia quando le case verranno ufficialmente occupate dai loro proprietari. Un traguardo, quest’ultimo, che noi di CaseInPaglia siamo fieri di aver raggiunto.

Perché le nostre case in paglia sono sostenibili

foto edificio prefabbricato in paglia

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, una casa in paglia non viene fabbricata soltanto con la paglia, bensì con numerosi altri materiali che hanno in comune un’importantissima caratteristica: sono tutte materie prime naturali a impatto zero.

Se, infatti, le balle di paglia vengono usate come “mattoni” con cui edifichiamo le nostre abitazioni, per l’ossatura vera e propria della casa ci serviamo del legno: un altro materiale 100% naturale. Ma non è certo finita qui. In aggiunta ai materiali già citati, nelle nostre case in paglia puoi anche trovare:

  • calce;
  • terra cruda;
  • canapa;
  • sughero;
  • argilla espansa;
  • vetro riciclato.

E questi sono soltanto alcuni esempi dei materiali che utilizziamo e che ci garantiscono abitazioni salubri prive d’impatto ambientale, nonché estremamente rispettose del benessere di coloro che vi abitano. Uno dei principali vantaggi della paglia, oltretutto, è che non solo non produce CO2, ma l’assorbe addirittura, evitando così che tonnellate di questo gas letale si riversino nell’atmosfera.

Oltre a questo, unitamente alla canapa e ad altri materiali naturali che utilizziamo, possiede eccellenti proprietà isolanti: una qualità che ci permette di garantire edifici con un impatto energetico pari quasi a zero (con tutti i benefici economici che ne conseguono per la tua bolletta!).

In qualità di esperti del settore, pertanto, abbiamo completamente rivoluzionato il concetto di costruire, facendo della sostenibilità il nostro credo: un credo che potrai abbracciare anche tu scegliendo di vivere in una casa in paglia. Del resto, la nostra attenzione nei confronti dell’ambiente che ci circonda inizia molto prima della fase di costruzione delle nostre case,

Qui un video breve che spiega il nostro metodo di lavoro:

Se ti mostro questo video, è perché ci tengo che tu abbia delle informazioni chiare e precise, così come sono disponibile a fissare una consulenza per discutere insieme a te della tua futura casa in paglia.

E, se avessi ancora dei dubbi, t’invito a guardarti questa mia videointervista, nella quale ti racconto con precisione come sono fatte le nostre case in paglia.

Accedi gratuitamente a questo video di approfondimento che ti guiderà su come riconoscere la vere bioedilizia da le false promesse delle case in legno:

BIOEDILIZIA IN PAGLIA