sughero

L’utilizzo del sughero in edilizia non è certamente una novità. Oltre a essere una materia prima non inquinante, rappresenta una fonte riciclabile e rinnovabile ma, soprattutto, possiede delle eccellenti proprietà termo – acustiche.

Queste sue caratteristiche positive hanno fatto del sughero un materiale di punta della bioedilizia, dove viene impiegato per la costruzione delle case ecologiche. Ma sarà davvero tutto oro quello che luccica? Il sughero è realmente un materiale così eccezionale o presenta anche dei difetti?

Obiettivo di quest’articolo è quello di illustrarti i vantaggi e gli svantaggi del sughero, cercando di capire insieme a te se e quanto convenga usarlo come materiale di costruzione per la propria casa ecologica.

Caratteristiche del sughero in edilizia

Il sughero viene naturalmente estratto dalla quercia da sughero, una pianta sempreverde che cresce nelle aree mediterranee. In Italia, per esempio, le uniche coltivazioni presenti sono localizzate nel nord della Sardegna, altrimenti è possibile trovarle in paesi quali Portogallo, Spagna, Francia, Marocco e Algeria.

Gli aspetti vantaggiosi del sughero sono da attribuire alla sua composizione chimica interna. Ragionando in percentuali, infatti, il sughero è composto dal:

  • 45% di cellule di suberina, che ne garantisce l’elasticità;
  • 27% di lignina, la sostanza responsabile delle sue ottime proprietà isolanti;
  • 12% di polisaccaridi;
  • 6% di tannini;
  • 5% di sieroidi.

Queste ultime, nello specifico, sono le componenti chimiche che rendono il sughero impermeabile tanto ai liquidi quanto ai gas. A tutte queste caratteristiche positive, occorre poi aggiungere il fatto che si tratta di un materiale piacevolmente leggero, nonché ignifugo e resistente alle abrasioni: caratteristiche che, come puoi intuire anche tu, risultano molto utili in campo edile.

Più nello specifico, infatti, i vantaggi offerti dal sughero nell’ottica della costruzione di una casa ecologica sono i seguenti:

  • protegge tanto dal caldo quanto dal freddo, grazie alle sue già citate proprietà isolanti, assicurando il comfort abitativo per 12 mesi all’anno;
  • offre una durata illimitata grazie alla sua struttura a cellula chiusa e non soggetta a marcescenza. Ciò significa che il sughero è in grado di mantenere inalterate le sue caratteristiche anche se lasciato a contatto prolungato con acqua e umidità;
  • è un materiale incredibilmente versatile, che può essere impiegato per realizzare sia pannelli interni che esterni, anche con un gradevole effetto a vista.

Oltre a questo, occorre poi sottolineare il fatto che, trattandosi di un materiale 100% naturale, il sughero non presenta componenti chimici o inquinanti. Di conseguenza, non rilascia emissioni nocive nell’aria e non impatta negativamente sull’ambiente…. o quasi.

Come ti ho già anticipato all’inizio, infatti, non è tutt’oro quel che luccica e perfino un materiale apparentemente perfetto come il sughero cela in realtà delle grosse insidie.

Gli svantaggi del sughero

Nonostante la bioedilizia celebri l’utilizzo del sughero, in virtù di tutte le sue innumerevoli caratteristiche positive, è sufficiente soffermarsi un attimo a riflettere sul suo processo di estrazione per rendersi conto che la situazione non è poi così idilliaca come sembra.

Una delle principali caratteristiche che dovrebbe possedere una casa ecologica, per essere davvero considerata tale, è quella d’impiegare prodotti il più possibile a chilometro zero. Le nostre case in paglia, infatti, sono principalmente composte da paglia e legno: due materie prime che, oltre a possedere tutte le qualità sostenibili dei materiali prodotti in natura, in Italia si trovano praticamente ovunque.

Ciò significa che, se stiamo costruendo una casa situata nel Nord Italia, poco ma sicuro non andremo certo a impiegare la paglia prodotta al Sud, e viceversa. Tutti i materiali naturali che usiamo per edificare le nostre case in paglia e legno, infatti, vengono estratti e lavorati all’interno del medesimo territorio in cui si trova l’abitazione in questione.

Usare materiali naturali non è infatti sufficiente: devono anche essere il più possibile a chilometro zero ma, soprattutto, essere il frutto di specifici controlli che ne certifichino la qualità. Un discorso che, sfortunatamente, non è possibile applicare al sughero.

Come ti ho accennato prima, infatti, la quercia da sughero cresce soltanto nelle aree più calde che, in Italia, sono localizzate nel nord della Sardegna. Ciò significa che, se desideri realizzare un cappotto in sughero per la tua abitazione, sarai costretto a far giungere questo materiale direttamente dalla Sardegna, che rappresenta per l’appunto l’unica sede italiana in cui viene estratto. Capisci anche tu che, se abiti in provincia di Milano, non si può certo parlare di “materiale a chilometro zero”, giusto?

Ma non è tutto. Il sughero sardo viene prodotto in quantità notevolmente scarse, il che obbliga molti costruttori ad andare all’estero, acquistandolo dagli altri paesi in cui cresce e che ti ho elencato all’inizio. Alcuni di questi paesi si trovano in Africa, come per l’appunto il Marocco e l’Algeria, e sono caratterizzati da controlli di qualità e sfruttamento che, per ovvie ragioni, non possono certo essere paragonati ai nostri.

Dunque, come puoi essere certo di esserti procurato sughero di qualità?

Per non parlare poi del fatto che, se per procurarti un materiale sano e naturale devi andare fino in Africa, evidentemente c’è qualcosa che non va. Senza poi trascurare il fatto che il sughero è un materiale notoriamente già molto costoso di suo e puoi immaginare tu stesso quanto ancora si alzerebbe il prezzo se andassi a procurartelo in un altro continente.

Ecco perché la soluzione migliore è, molto semplicemente, quella di evitare il problema alla radice optando per materiali diversi dal sughero ma altrettanto naturali e vantaggiosi. Materiali che si trovano senza alcuna difficoltà in ogni angolo del nostro paese, come appunto la paglia.

Come costruiamo le nostre case in paglia e legno

La paglia e il legno rappresentano i materiali di punta nella costruzione delle nostre case ecologiche. La paglia, in particolar modo, può essere di orzo, di riso o di grano, mantenendo sempre la medesima funzione: quella di mattone della casa.

Le nostre case in paglia sfruttano infatti questo materiale per costruire i mattoni, che altro non sono se non vere e proprie balle di paglia intonacate con la calce naturale e la terra cruda: due materiali naturali che possiedono anch’essi eccellenti proprietà termo – isolanti, oltre a essere a chilometro zero come la paglia e il legno.

Quest’ultimo, in particolare, viene usato per realizzare l’ossatura della casa, ma anche gli elementi interni d’interior design, come per esempio i pavimenti. Il legno è infatti un materiale versatile del ed è noto per la sua bellissima estetica.

Detto questo sono convinto che è un materiale molto interessante da utilizzare in determinate situazioni, ad esempio può essere un utile modo per impreziosire le superfici interne ed esterne in maniera naturale e sostenibile, ci sono infatti dei pannelli tridimensionali dagli effetti eccezionali.

isoamentoin sughero pannelli

La mia intenzione, infatti, non è certamente quella di oppormi all’utilizzo del sughero in bioedilizia: molto semplicemente, voglio sottolineare il fatto che va usato con consapevolezza ed è possibile sostituirlo con materiali altrettanto sani e non inquinanti, che offrono l’importante vantaggio di essere a chilometro zero e di provenire da filiere di lavorazione di qualità certificata e con un impatto ambientale minimo.

Questa, pertanto, è la filosofia con la quale affrontiamo la costruzione delle nostre case in paglia: per saperne di più, t’invito a visionare questa mia intervista.

BIOEDILIZIA IN PAGLIA