[Articolo aggiornato il 30 settembre 2021]

Introdotto con il famoso Decreto Rilancio, il Superbonus 110% ha permesso a persone fisiche e a condomini di riqualificare gli edifici esistenti, rendendoli più efficienti dal punto di vista energetico, o di optare per nuove costruzioni efficienti e antisismiche.

Con la Legge di Bilancio 2021 è arrivata la conferma della proroga di questa importante misura, rendendo ancora molto conveniente per tutto il 2022 scegliere una ristrutturazione ecologica della propria casa.

Ma c’è di più: La Nota di aggiornamento al DEF, approvata il 29 settembre 2021, prevede la proroga della misura al 2023, offrendo a privati e condomini la possibilità di programmare la realizzazione di abitazioni non solo efficienti, ma anche dall’alto livello di confort e benessere, come una casa in vera bioedilizia.

proroga al 2023 del supebonus

Le ultime novità sul Bonus 110%: proroga al 2023 e semplificazioni

Grazie a un emendamento del Decreto Semplificazioni, approvato a Luglio 2021, richiedere il Superbonus è diventato più facile.

Ecco come:

  • Per iniziare i lavori è sufficiente presentare un Cila (chiamata appositamente Cila-Superbonus o Cilas), ovvero un documento semplificato rispetto alla Scia;

  • Per le demolizioni e ricostruzioni la Cilas non va bene ma serve una “Scia alternativa al Permesso di Costruire” o direttamente un Permesso di Costruire

  • La dichiarazione di conformità urbanistica non è più un obbligo per opere di intervento sul Superbonus ma attenzione: in caso di non conformità urbanistica o abusi edilizi la pratica di intervento con Superbonus rappresenterà comunque un atto ufficiale e quindi una sorta di “autodenuncia” perciò sarà fondamentale sanare le incongruenze parallelamente alla riqualificazione;

  • Cappotto termico e cordolo antisismico, tra i principali interventi per cui viene richiesto il Bonus, vanno in deroga alle distanze minime tra fabbricati previste dalla legge;

  • Si possono installare pannelli fotovoltaici, con determinate caratteristiche, anche sui tetti dei centri storici;

  • Chi acquista un immobile oggetto di interventi rientranti nel Bonus 110% ha 30 mesi, e non più solo 18, per spostare la residenza nel comune dell’edificio e avere la riduzione del 2% sull’imposta di registro.

[aggiornamento al 14 Agosto 2021 e normativa ancora in vigore]

Bonus 110%: la prima proroga al 2022

La notizia della proroga del Bonus 110% era già arrivata la scorsa estate, dando di fatto respiro a chi si stava affrettando a realizzare lavori di riqualificazione energetica entro fine anno. Nonostante le recenti novità, che rendono quasi certa la proroga al 2023, vale la pena di ricordare quanto contenuto nella Legge di Bilancio 2021 (attualmente in vigore) in fatto di Superbonus.

Superbonus 110%: le scadenze contenute nella Finanziaria 2021 e attualmente valide

Le proroghe dei vantaggi fiscali legati alle riqualificazioni energetiche e sismiche degli edifici erano già contenute nella Legge di Bilancio 2021, anche se per qualche tempo si è era rimasti in attesa della conferma delle misure in essa contenute da parte dell’Unione Europea.

Poi, finalmente, la conferma della proroga del Superbonus 110% e la definizione delle scadenze delle misure previste in base al tipo di beneficiario, che sono da considerarsi attualmente valide:

  • Per tutti i beneficiari (inclusi gli edifici unifamiliari): dal 1 luglio 2020-30 giugno 2022;
  • Per le persone fisiche con edifici plurifamiliari da 2 a 4 unità: dal 1 luglio 2020-30 giugno 2022 ma, se entro questa data risulterà completato il 60% dei lavori, è possibile prolungare ulteriormente la scadenza al 31 dicembre 2022
  • Condomini: dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2022;
  • IACP (Istituto Autonomo Case Popolari): dal 1 luglio 2020-30 giugno 2023, ma se entro questa data risulterà completato almeno il 60% dei lavori, la proroga arriverà al 31 dicembre 2023.

Altra novità contenuta nella Legge Finanziaria 2021 riguarda le rate annuali con le quali è possibile ottenere la detrazione per le spese asseverabili sostenute nel 2022, che sono state ridotte a quattro, a differenza delle cinque previste per le spese sostenute nel 2021.

La conferma per cessione del credito e sconto in fattura: una straordinaria opportunità

Veniamo a quello che, di fatto, costituisce il principale beneficio del Superbonus: con l’approvazione da parte dell’Unione Europea del PNNR, è finalmente arrivata la conferma della proroga anche per le due alternative alla detrazione fiscale.

Come sappiamo, infatti, il Decreto Rilancio prevedeva la possibilità, per il beneficiario del Superbonus 110%, di optare, in alternativa alla detrazione fiscale, per la cessione del credito (di solito a persone fisiche o a banche) o per uno sconto in fattura (che altro non è se non una cessione del credito al fornitore di beni e servizi necessari alla ristrutturazione o alla costruzione dell’edificio).

Sconto in fattura e cessione del credito offrono un’opportunità straordinaria: quella di accedere allo sconto immediato, senza dover anticipare il denaro restituito tramite agevolazioni fiscali spalmati sugli anni successivi.

Proprio così: grazie a queste modalità di accesso alle detrazioni, il denaro non deve nemmeno essere tirato fuori dalle tasche di chi desidera vivere in una casa che si prenda cura delle persone care!

Aspetta! Non sono stato del tutto corretto, in realtà non è proprio proprio così!

…Nel senso che non dovrai anticipare i soldi dei massimali del Superbonus acquisiti, ma devi sempre considerare che l’intera operazione non è gratis e che, soprattutto se si demolisce e ricostruisce, il solo Superbonus non basta.

È una bella fetta che può raggiungere anche i 200.000€ di incentivi, ma per costruire una casa servirà di più e che tu metta quindi a disposizione un budget di tasca tua.

A seguito dell’approvazione da parte dell’Ecofin del PNRR, non resta alcun dubbio sulla possibilità di continuare ad optare per le suddette alternative da parte del beneficiario del Superbonus.

Proroga al superbonus per case unifamiliari

Altra questione abbastanza dibattuta è stata quella sulla possibilità, per i proprietari di unità monofamiliari, di continuare ad essere inseriti nella lista dei possibili beneficiari del Superbonus.

In effetti, la prima proroga del Superbonus al 2022 per gli interventi effettuati su questo tipo di edifici è stata la più soggetta all’approvazione dell’Unione Europea e, dunque, fino all’ultimo, la più incerta ma alla fine confermata.

Ora con la Nota di aggiornamento al DEF, approvata il 29 settembre 2021, prevede la proroga della misura al 2023, offrendo la possibilità di programmare la realizzazione di abitazioni non solo efficienti, ma anche dall’alto livello di confort e benessere, come una casa in vera bioedilizia.

È il momento di utilizzare il Superbonus per la tua casa in paglia!

case-paglia

Come sappiamo, il Superbonus al 110% si suddivide in Super EcoBonus, riconosciuto a chi affronta determinate spese volte alla riqualificazione energetica di un edificio, e in Sismabonus, accordato, invece, a chi fa interventi di miglioramento sismico.

Il Sismabonus è, dunque, un’ottima opportunità per chi sta pensando di realizzare una casa in paglia tramite demolizione e ricostruzione perché in questo tipo di intervento il Sismabonus è sempre compreso.

Per chi invece ha già una casa, l’opzione della ristrutturazione e della sua riqualificazione energetica, seguendo i principi della vera bioarchitettura, è più che mai, grazie alla proroga del Super EcoBonus, un’opportunità da non perdere perché, con i vantaggi offerti da questa misura, la differenza di costo tra una ristrutturazione edilizia sostenibile (che beneficia dello sconto fiscale) ed una tradizionale diventa trascurabile.

A questo punto ti starai chiedendo se hai ancora la possibilità di usufruire di questa grande occasione, bè sappi che c’è ancora qualche passo che devi fare per scoprirlo, il prossimo è accedere ad una pagina in cui ti spiego quello che devi ulteriormente sapere sul Superbonus 110% cliccando nel pulsante qui sotto.